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A TROTE SUL FIUME RENO...UTILIZZANDO ANCHE IL TRENO!
(a cura di Roberto D'Angelo per la rivista "Pesca In")

Alla scoperta di uno dei tratti più belli del Reno bolognese, recentemente classificato dalla provincia di Bologna come tratto No-Kill.
La rima è del tutto casuale, ma ritengo che sia efficace per presentare ai lettori la nuova "Zona a Regime Speciale di pesca no kill" aperta sul fiume Reno il 1° giugno 2006 proprio nel tratto compreso fra le due stazioni ferroviarie di Molino del Pallone e Biagioni-Lagacci, lungo la storica strada ferrata che collega Bologna a Pistoia.
Qui siamo nell'alto corso del fiume Reno, che scorre a cavallo fra le province di Bologna, in sponda sinistra e di Pistoia, in sponda destra, contornato dai fitti boschi che coprono le ripide colline della valle.
Il corso d'acqua è costeggiato sia dalla strada provinciale n. 632 che da Ponte della Venturina sale alle Piastre per scendere poi a Pistoia, sia dalla citata ferrovia, che dall'abitato di Pracchia, sempre lungo il Reno, arriva fino a Bologna.
L'idea di realizzare sul fiume Reno una zona no kill particolarmente indicata per la pesca mosca e lo spinning (ma attualmente si possono usare anche le esche naturali sempre con ami privi di ardiglione) è nata dalle locali Pro Loco anche per la valorizzazione turistica del bel comprensorio del Comune di Granaglione.
Deliberata dalla Commissione Ittica di Zona e confermata all'unanimità dalla Commissione Ittica di Bacino del Reno e approvata dalla Giunta Provinciale di Bologna,
questa "Zona a Regime Speciale no kill" è lunga circa tre chilometri ed è delimitata nella parte alta dal ponte pedonale dei Biagioni e in basso da quello di Molino del Pallone; entrambi si trovano a poche diecine di metri dalle omonime fermate del treno.
Ecco spiegato perché questa bella zona di pesca no kill ricca di salmonidi può essere raggiunta anche in treno sia da Bologna che da Pistoia. Infatti, appena raggiunta una delle due stazioni il corso d'acqua è subito a portata di canna.
CARATTERISTICHE DEL POSTO E REGOLAMENTO
A questa altezza il corso del fiume Reno è particolarmente bello e soprattutto indicato per gli amanti della pesca a mosca.
L'alveo, largo dai 10 ai 12 metri, è costituito da massi di varie dimensioni con interessanti grandi buche in parte addossate alle rocce di una delle due sponde.
La profondità dell'acqua nelle ampie piane varia da pochi centimetri ad oltre un metro; i tanti massi sommersi offrono ottimi rifugi alle numerose fario presenti.
Fra l'altro nell'intero tratto non vi sono briglie né altri sbarramenti artificiali.
La folta vegetazione delle sponde non disturba minimamente l'azione di pesca, ma rende il posto ancora più piacevole.
La portata d'acqua si mantiene accettabile anche nel periodo estivo; fra l'altro un chilometro a valle del ponte dei Biagioni il Reno riceve da sinistra l'apporto delle fresche acque del torrente Randaragna, altro interessante corso da salmonidi, incluso nelle acque di categoria "D" della Regione Emilia Romagna.
Prima della recente istituzione della Zona no Kill, è interessante considerare che il tratto di due chilometri che va dall'immissione del Randaragna fino a Molino del Pallone da tre anni era chiuso per un "Divieto per ripopolamento e frega".
Inoltre, alle tante trote già presenti, nel tratto prima libero, poco prima dell'apertura del 1° giugno scorso, a cura e spese della società di pescatori a mosca MAYFLY di Bologna sono stati immessi 100 chilogrammi di trote fario della taglia da 25 a 30 centimetri.
In merito al regolamento per pescare nella "Zona a Regime Speciale di pesca no kill" c'è da evidenziare il divieto della detenzione del cestino, in quanto il pesce va reimmesso subito in acqua con tutte le precauzioni del caso, l'uso di ami senza ardiglione o tuttalpiù schiacciato ed il rispetto delle esche consentite nella zona "D".
Lo stesso vale per le date di apertura e chiusura, che sono le stesse previste dalla Legge Regionale dell'Emilia Romagna per le acque a salmonidi.
In questa "Zona" la pesca è ammessa tutti i giorni; comunque è necessario avere il tesserino per le acque di categoria D, dove è obbligo scrivere la sola annotazione della data del giorno di pesca.
In loco il tesserino (gratuito) può essere richiesto, previa presentazione della licenza di pesca, presso gli uffici comunali a Molino del Pallone o presso l'ufficio del turismo di Porretta Terme.
INCONTRI SUL FIUME
Insieme a Renato Mattioli, presidente della Pro Loco di Biagioni e sindaco di Granaglione negli anni settanta, ad Alessandro Ballerini, in rappresentanza della Pro Loco di Molino del Pallone e consigliere comunale di Granaglione, a Giuseppe Brunetti, presidente da sempre del Club Pescatori a Mosca Alto Reno (C.P.M) di Porretta Terme ed a Fabrizio Melani, garista dell'A.P.D. Lenza Aglianese Maver (e compagno di tante pescate a salmonidi), siamo scesi sul fiume proprio sotto la Stazione Ferroviaria di Molino del Pallone, dove inizia verso monte la zona no kill.
Qui, intento a montare la sua canna da mosca abbiamo incontrato Romano Marchetti, socio del club MAYFLY di Bologna, da pochi minuti sceso dal treno.
Nel nostro breve colloquio si è detto del tutto soddisfatto, oltre della pescosità dell'intero tratto, anche della grande comodità offertagli dalla ferrovia che in circa un'ora da Bologna lo porta direttamente sul posto.
Poi in alcune ore di pesca sia a mosca che con esche naturali, abbiamo preso numerose trote, ben disposte ad afferrare sia le mosche secche e sommerse di Brunetti che a mangiare i grossi lombrichi di Melani.
Lasciando alle immagini del fiume e delle tante catture effettuate, tutte fario superiori ai 25 centimetri, la visibilità fotografica, confermiamo l'ottima impressione di quanto realizzato in questo tratto del Reno particolarmente bello e suggestivo.
Proprio per stimolare nel tempo l'affluenza di pescatori, c'è la volontà da parte delle locali Pro Loco, in armonia con il Comune di Granaglione, di mantenere un elevato grado di pescosità con un'attenta
sorveglianza, comunque facilitata dal vicinanza della strada provinciale che si snoda lungo il fiume.
PUNTI DI PARCHEGGIO AUTO ED ACCESSO AL FIUME
Nell'intero tratto dei tre chilometri della zona le possibilità di parcheggio delle auto si trovano:
presso Molino del Pallone nel parcheggio della Stazione Ferroviaria (a poche diecine di metri dal fiume);
poco a monte, all'altezza del campo sportivo, a lato della strada provinciale c'è spazio per la sosta di 5-6 macchine;
Risalendo la provinciale ci sono poi delle piccole piazzole dove si può parcheggiare una o due auto;
all'altezza della frazione di Randaragna ci sono altre possibilità di parcheggio;
infine sotto l'abitato di Biagioni, prendendo il bivio che porta in località Lagacci, si possono parcheggiare le auto quasi sul Reno.
Proprio qui, a pochi metri dall'acqua, c'è una baita, dove, grazie alla Pro Loco di Biagioni, possono essere ospitati gruppetti di pescatori e famiglie per piacevoli pic-nic e ristoro sul fiume!
Da segnalare infine che, lungo la strada provinciale, dove ci sono le tabelle che segnalano la Zona a Regime Speciale, ci sono anche i sentieri, recentemente puliti, per scendere al fiume.
RICETTIVITA', ESCURSIONI E NUMERI TELEFONICI UTILI
Considerata la tranquillità dei luoghi e la buona pescosità del fiume, per coloro che volessero rimanere sul posto qualche giorno, c'è, previa prenotazione, la possibilità di trovare alloggio a Molino del Pallone presso le "La Contea" (Bar-Pizzeria-Ristorante-Pensione) - Tel. 0534 62394 o nella struttura (con vista panoramica sul fiume) dell'Associazione Pro Loco di Molino del Pallone - Tel.338-3343333.
Per panini ed altro, lungo la via principale c'è il negozio di alimentari Mirka.
Sulle sponde del fiume, all'altezza di questo abitato è in allestimento un parco fluviale per la cittadinanza.
A Biagioni si trova l'Osteria-Bar-Alimentari "NONNA LINDA"di Martinelli Maria Grazia - Tel.0534 778057.
Inoltre sempre a Biagioni, oltre alla possibilità di usufruire della baita sul fiume interpellando la locale Pro Loco (presidente Renato Mattioli- Tel. 0534 778057 o 347 8837064) si può essere ospitati per riunioni nella loro bella sede recentemente restaurata.
A Biagioni c'è lo storico ponte sul Reno che prima dell'unità d'Italia era posto di Dogana fra lo Stato Pontificio ed il Granducato di Toscana.
Al centro dell'abitato a ricordo della strage di Biagioni (4 luglio 1944) c'è il nuovo "Monumento alla Resistenza dell'Appennino Tosco-Emiliano", sorto con il contributo delle due Regioni confinanti, di 4 province e ben 17 Comuni.
Come escursioni possono risultare interessanti i piccoli ad antichi borghi del comprensorio del Comune di Granaglione, dove fra l'altro si trova la fabbrica della Birra di Castagne (per una eventuale visita Tel. 0534 62600 - Fax 0534 63007).
Per dominare l'intera vallata si può salire fino a Monte Cavallo (m 1451), dove c'è un rifugio del CAI oppure percorrere la stretta strada lungo la Valle del Randaragna, immersa fra faggi, querce e castagneti o ancora quella del torrente Orsigna, nota anche per i suoi mulini per la macinatura soprattutto delle castagne.
Da non dimenticare infine la vicinissima Porretta Terme, famosa per le sue acque termali.
Testo e foto di Roberto D'Angelo
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