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Ripopolamento con trote D.O.C.
(a cura di Roberto D’Angelo)
In data 25 marzo, ultima domenica del mese, si è aperta la pesca ai salmonidi in Emilia Romagna. Questo giorno ha coinciso con l’apertura anche della Zona a Regime Speciale di Pesca con rilascio obbligatorio, istituita nel 2006 sul fiume Reno fra gli abitati di Molino del Pallone e Biagioni-Lagacci, in Provincia di Bologna.
Si tratta quindi dell’inizio del secondo anno di pesca in una “zona no kill” particolarmente bella e soprattutto molto curata.
In merito alle notizie sul luogo, ricordo agli amici lettori il mio articolo “Trote, Reno e Treno”, pubblicato su Pesca In nel numero di agosto dello scorso anno.
Ciò che adesso desidero mettere in evidenza riguarda il recente operato di tanti appassionati, supportati dalle amministrazioni locali, attivatisi per mantenere questa parte del Reno nelle migliori condizioni di pescosità.
Infatti, il 3 marzo scorso ben trenta persone, oltre a tre guardie giurate volontarie della FIPSAS di Bologna ed ai responsabili delle Pro Loco di Biagioni e Molino del Pallone, erano presenti sul fiume per questo ripopolamento straordinario .
Una presenza così numerosa ha permesso una capillare distribuzione di tante trote che ha visto interessata l’intera Z.R.S. con un quintale di bellissime trote di ceppo appenninico-mediterraneo, della taglia dai 25 ai 35-40 centimetri e di circa 500 trotelle di 10-13 nell’affluente Randaragna, tutte provenienti dagli allevamenti I Giardini dell’Acqua (troticolture “Alta Val Secchia” e “Val Cedra”).
Il tutto è stato finanziato dalla numerosa ed attiva società Mayfly di Bologna, attualmente presieduta da Paolo Nanni. Da rilevare che nell’occasione del ripopolamento lungo le sponde del fiume c’erano circa la metà dei soci fra cui la giovane Benedetta Sacenti, anche lei impegnata nelle operazione di immissione delle trote.
Nella medesima giornata, a cura e spese delle locali Pro Loco di Molino del Pallone e Biagioni, rispettivamente presiedute da Germano Bragalli e Renato Mattioli, sono state immesse, fuori della zona “no kill”, sia a monte che a valle, 100 chili di fario da 22 a 30 centimetri, provenienti dall’azienda agricola Milani. Non è finita qui perché proprio il giorno antecedente l’apertura c’è stato anche l’intervento dell’Ufficio Pesca della provincia di Bologna che ha provveduto a rimettere in zona, però al di fuori della zrs, un quintale e mezzo di trote fario di misura!
È così facendo che i posti si mantengono pescosi e soprattutto con divertimento assicurato. Nel corso del 2006 in quattro mesi e cioè dal giorno dell’inaugurazione avvenuta il 1° maggio fino alla chiusura del 2 ottobre nella ZRS, come riferitomi da Giancarlo Boschi, GGV della FIPSAS di Bologna e socio del Mayfly, vi è stata un’affluenza complessiva di circa 400 pescatori, con presenze nei giorni festivi di 8-10 persone e 2-4 nei feriali; come tecnica utilizzata il 90% ha pescato a mosca, l’8% a spinning e il 2% con esche naturali.
La provenienza degli appassionati ha riguardato per un 65% pescatori della Regione Emilia Romagna, per un 30% della Toscana ed un restante 5% di altre regioni.
Per accedere a questa bella e pescosa Zona No kill bisogna essere in possesso di licenza di pesca e del tesserino, gratuito, per la pesca nelle acque classificate di categoria “D” (a salmonidi) della Regione Emilia Romagna da ritirare anche presso la FIPSAS di Bologna o, in loco, presso gli uffici comunali di Molino del Pallone o all’ufficio del turismo di Porretta Terme.
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